L’Accademia dello Scivolo viene fondata da Angelo Spettacoli e dai personaggi virtuali (Patrizia Gillo, Met Levi, Cristina Karanovic, detta Cristina Show e Andrea Bortolon ) nello studio di Aldo Spoldi in un momento storico ben preciso: l’anno 2007-2008 in cui il postmoderno cade in una crisi che mina la sopravvivenza sua e del sistema dell’arte da esso generato ed in cui si teme un crollo dell’economia, il tramonto dell’occidente. La stessa Banca di Oklahoma, quasi contemporaneamente alla Lheman Brothers va in default.
Tale associazione sviluppa una ricerca avviata da Aldo Spoldi nel 1968 con la Banda del Marameo che si trasformerà nel 1974 nel Teatro di Oklahoma e successivamente nella Banca di Oklahoma SpA e nella produzione di identità artistiche virtuali.
Tutte le sue produzioni artistiche ed editoriali sono pensate in questo clima di crisi. Alla ricerca di economie più semplici nel 2011 pubblica, in collaborazione con la Fondazione Marconi, il libro Un dio non può farsi male di Andrea Bortolon, Ed. Mousse, e nel 2012 allestisce un camper concepito come un mini sistema dell’arte che incorpora in sé artista, critico, collezionista, museo, pubblico, teatro e aspira ad essere un’opera d’arte aperta, un teatro ambulante tra le piazze dell’Italia. Per le numerose tappe, curate dal critico Renato Barilli (Accademia di Brera, Galleria Vigato, Bergamo, Carnevale di Viareggio, Galleria Frittelli, Firenze, Villa Celle, Santomato di Pistoia, Albereta, Erbusco) l’Accademia dello Scivolo edita un giornalino omonimo.
Anche il logo, il timbro e la bandiera dell’Accademia dello Scivolo puntano verso un’economia e un mondo nuovo. Tale insegne e stendardi sono infatti ricavati dalla scultura Il mangiatore di mondi di Aldo Spoldi, realizzata per il Carnevale di Viareggio.
Sarà proprio questa scultura che permetterà l’acquisto del lotto di terra, adiacente allo studio, detto Vascavolano.
Aldo Spoldi, Il mondo nuovo, 2011, Fondazione Marconi
L’Accademia dello Scivolo è un centro di ricerca associata (Prologo allo Statuto Patafisico).
Per sua natura la ricerca associata non chiude il socio e lo studente in se stesso, ma esige una concordanza di sforzi, una comunicazione incessante, capace di determinare tra i membri che compongono la società una solidarietà salda ed effettiva, non solo di pensiero, ma di costume e di vita. Ciò contribuisce, assieme alla ricerca fondamentale, a formare il patrimonio comune della scuola.
La ricerca verte soprattutto alla produzione, libera e disinteressata all’utile, di opere d’arte.
Il suo scopo fondamentale non è tanto quello di ricercare, promuovere, pubblicare e favorire, in Italia e all’estero, arte e cultura in generale, quanto quello di essere lei stessa ideatrice e produttrice di arte e cultura.
In questo senso e, a buona ragione, si identifica con la poetica, la scienza e l’arte della produzione, della composizione e della creazione.
E’ così che sul finire del Postmoderno, l’Accademia dello Scivolo fa, inventa, genera e procrea opere e mondi belli.
E’ grazie a questa produttività che l’Accademia dello Scivolo può vantare la propria discendenza dalle antiche botteghe d’arte e dalle accademie rinascimentali.
Apartitica, apolitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, l’Accademia dello Scivolo delimita il suo campo d’azione nel concepire la propria operatività in un periodo storico ben preciso: l’anno 2007-2008.
L’Accademia dello Scivolo, in conformità al suo Statuto Patafisico, è orgogliosa di aver dato vita, nella mostra Storia di Terre, Terra di Storie a due tesi universitarie unendole in un unico progetto: la tesi di Pittura di Valentina Sonzogni, tenuta all’Accademia di Belle Arti di Brera e quella in Storia
La lettera di Aldo Spoldi a Giorgio Marconi e la mostra alla Fondazione Marconi
“L’artista descrive, in una lettera indirizzata a Giorgio Marconi, la situazione immaginaria in cui ha sviluppato questo progetto espositivo.
Alcuni bizzarri personaggi nati dalla fantasia di Aldo Spoldi, il critico d’arte Angelo Spettacoli, il filosofo Andrea Bortolon, il fotografo Met Levi e l’artista Cristina Karanovic, spaventati dalla recente crisi finanziaria del 2007, hanno trovato rifugio presso il suo atelier dove hanno fondato una nuova scuola l’arte, l’Accademia dello Scivolo e da lì non vogliono allontanarsi. Questa sorta di clausura creativa si è rivelata però un forte stimolo per l’artista. I personaggi virtuali gli anno suggerito il quadro, di grandi dimensioni (4mx(m) che dà il titolo alla mostra alla Fondazione Marconi: Il Mondo Nuovo.
Aldo Spoldi, Il mondo nuovo, 2011, Fondazione Marconi, Foto Ummarino
La Terra Vascavolano
“Con il terreno Vascavolano e la sua umanizzazione, l’Accademia dello Scivolo sembra andare incontro ad un altro sfidante: la lan Art; fenomeno prettamente americano, dove la cultura della spettacolarizzazione e delle imprese di forte impatto visivo ha sempre avuto il sopravvento, la Land Art si inserisce anche nei fenomeni di protesta sociale e di rinnovata attenzione per l’ambiente e l’ecologia: si modifica la morfologia di un deserto o di un lago salato per dimostrare come uno sia impotente di fronte alla natura, l’opera non è tanto il risultato ma il processo che ha portato alla sua realizzazione e le modifiche che il tempo, fuori da ogni controllo, apporterà”.
Dalla presentazione della mostra “Storia di terre, Terra di storie” a cura di Serena Maccianti
Aldo Spoldi, ETF Lixor Word Water su acqua e ETF ISS & Timber & Forest su boschi, 2014
Progetto Mondo Camper
Il progetto il Mondo Camper, dipinto e attrezzato da Aldo Spoldi, e commissionato dalla costituenda Accademia dello Scivolo, è concepito al fine di mettere in scena, di piazza in piazza, una “nuova nuova” commedia dell’arte.
Sua finalità è la fuga su quattro ruote dalle bolle speculative del sistema dell’arte postmoderna. Liberalizzare l’arte sembra la sua parola d’ordine.
Il camper è un lavoro in progress, uno spazio espositivo ambulante, un museo da campeggio che si accampa in un luogo e poi riparte per la meta successiva al fine di dare spettacolo e visione ai progetti che si sono formati all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Aldo Spoldi, Camper, 2012
Il primo lavoro che l’Accademia dello Scivolo commissiona a Aldo Spoldi è il Mondo Camper, la cui tournée è curata da Renato Barilli.
La Tournée (Le tappe)
“Aldo Spoldi ha presentato a san carpoforo, vicino a Brera, il suo camper, un carro di Tespi o un vero carroccio, come opera viaggiante per l’Italia contro gallerie e musei, si è celebrato il funerale del postmoderno: ne ha parlato con entusiasmo Renato Barilli, poi tutti insieme con Giorgio Marconi e Gualtiero Marchesi, benedetti dal falso prete Correggia.
Poi il Camper è partito per le vie d’Italia, comprese Firenze e Viareggio”.
Fiorella Minervino
“L’arte di Aldo Spoldi è sempre stata estremamente mobile e lo ha visto nei panni di un Mastro Geppetto di nuovo conio”.
Renato Barilli
“Il mondo dell’arte di Aldo Spoldi è un giocoso teatro della vita”.
La Repubblica, Firenze
La ricostruzione dell’Accademia dello Scivolo è a cura di Loredana Parmesani e Michele Spoldi.